“On the Internet, nobody knows you’re a dog”

Posted By Alba Barbieri on Dic 27, 2017 | 0 comments


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Su Internet, nessuno sa che sei un cane

Questa celebre vignetta, realizzata dal fumettista Peter Steiner, è apparsa per la prima volta nel 1993 sul magazine americano “The New Yorker”. Essa raffigura due cani, uno che naviga al computer, seduto alla scrivania come se fosse una persona, e l’altro seduto per terra che lo ascolta. Questa vignetta segna la svolta all’interno della quale Internet viene visto come mezzo di comunicazione di massa, accessibile a chiunque, appunto anche a un cane. Un altro  importante aspetto che mette in luce questa vignetta, è quello della privacy e dell’identità online; chiunque può utilizzare la rete e modificare la propria identità, senza alcuna difficoltà. Per esempio, per iscriversi ai social networks più diffusi, non sono necessari documenti che confermino la propria identità, ma solo un indirizzo email, anch’esso non verificato con documenti reali.

Come ogni cosa, la possibilità di essere “chiunque” sul Web evidenzia sia svantaggi che vantaggi. Quella dell’identità in rete è una questione delicata, che mostra problemi quali furti di identità online e uso di account cosiddetti “fake” (“falsi”) sui social networks. D’altra parte, la possibilità di esternalizzare il proprio pensiero spogliandosi di caratteristiche che possono essere discriminatorie (sesso, razza, etnia, età ecc.), permette di esprimere il proprio messaggio senza il filtro dei pregiudizi.

Recentemente, la possibilità di essere “chiunque” in rete è sfruttata anche dalle aziende, le quali utilizzano dei “bot” (abbreviazione di “robot”) per poter comunicare con i propri clienti sui social networks; per esempio, i messaggi in chat non vengono scritti e inviati da persone ma dai bot, ovvero programmi automatici che simulano il comportamento umano e rispondono alle richieste degli utenti con adeguati messaggi. L’obiettivo di questo nuovo modo di comunicare è quello di far sì che, attraverso migliorie, si arrivi ad un livello di realismo tale da non riuscire a distinguere se, dall’altra parte dello schermo, ci sia un robot ben programmato ma incapace di pensare, oppure una persona in carne ed ossa che organizza i propri pensieri e scrive una risposta.

Nonostante la vignetta sia stata disegnata prima della diffusione dei social networks, essa rimane profondamente attuale: su Internet nessuno sa che sei un cane, oppure un gatto, oppure un topo… (Video: “On the Internet, nobody knows you’re a …”)

 

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