Social network addiction

Posted By Luca Sciocchi on Dic 8, 2017 | 0 comments


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Quanti utenti usano i social network? Che effetti posso produrre? Queste sono solo alcune delle infinite domande che potremmo porci sui social network.

Partiamo dai numeri: secondo il report annuale (Digital in 2017 Global Overview) dell’agenzia We Are Social, l’uso dei social network, in Europa da gennaio 2016, è cresciuto del 5% con circa 400 milioni di utenti totali. L’85% di questi usufruisce dei contenuti social via mobile. Ampliando l’area ad un livello globale, si conta una crescita dell’8%. Più precisamente 2.789 miliardi di utenti attivi sui vari social media, di cui 2.549 da mobile. Un altro dato che ci viene fornito dal Digital in 2017 Global Overview è quello relativo al tempo che viene trascorso sui social network: dai 40 minuti dei giapponesi alle 4 ore e 17 minuti, passate sui vari social, dai filippini. Noi italiani ci poniamo nella media (2 ore).

L’uso intensivo di social network può produrre alterazione del nostro cervello. Scansioni cerebrali di persone che hanno trascorso molto tempo sui social, hanno rivelato danni alle aree del sistema limbico, fra cui una degradazione della sostanza bianca. Per i meno esperti, il sistema limbico è un insieme di aree cerebrali il cui compito è quello di gestire funzioni correlate alle emozioni, derivate da stimoli esterni. Questi ultimi, traspostati dal sistema nervoso, attivano vie sensoriali che mettono in atto una serie di modificazioni a livello della frequenza cardiaca, pressione arteriosa e sistema respiratorio. Una degradazione della sostanza bianca, causata da un uso ossessivo dei social, può provocare un ritardo nella trasmissione di queste informazioni.

Gli stati emozionali ed i sentimenti, così come le percezioni e delle azioni comportamentali, sono mediati da particolari circuiti cerebrali. Le conseguenze derivate dalla dipendenza da social sono state paragonate a quelle di persone che fanno uso di stupefacenti: anche la dipendenza da social network, provoca assuefazione, esercitando azioni sui circuiti nervosi implicati negli stati emozionali e nei sentimenti.

Joseph Grenny e David Maxfield hanno condotto uno studio che mette in relazione l’ossessione per le interazioni sociali ad un vero e proprio dettato di vita. Il sondaggio ha coinvolto 1623 soggetti. La metodologia dello studio si basa sull’uso della scala SHS (Subjective Happiness Scale): una scala costituita da 4 items, attraverso il quale viene chiesto al partecipante quanto, su una scala da 1 a 7, si considera felice. Dal sondaggio è emerso che:

  • il 14% delle persone afferma di aver rischiato la propria incolumità perché intenta a pubblicare un post.
  • Il 75% degli intervistati ammette di aver avuto un atteggiamento scontroso e scostante perché concentrati più sul proprio smartphone che sulla vita reale.
  • Il 79% ha preferito scrivere un post su un social anziché condividere un momento particolare della vita del proprio figlio.
  • La quasi totalità dei soggetti (91%) ammette di aver visto persone perdere l’occasione di osservare un paesaggio, perché intenti a scattata una foto per poi pubblicarla immediatamente sui social network.

Secondo Grenny e Maxfield questo studio deve servire da suggerimento: “This study is a caution that our devices are beginning to control our attention in ways we may not even realize”. Nella conclusione del loro studio i due autori offrono alcuni consigli per “disintossicarsi” dai social media.

Curiosa la campagna (99daysoffreedom.com) realizzata da Just, il cui slogan recita

Do you ever wonder what life is without Facebook?

ovvero “Ti sei mai chiesto come sarebbe la tua vita senza Facebook?”. Parteciparvi è molto semplice: viene chiesto di accedere per l’ultima volta a Facebook, cambiare l’immagine del profilo con il brand della campagna (99 Days of Freedom) e condividere un link che diffonderà a tutti gli amici il proprio count-down. Secondo i Just, si guadagnerebbero 1683 minuti, ovvero 28 ore di astensione dal mondo virtuale, da utilizzare per attività reali.

In conclusione, prestate molta attenzione al tempo che impiegate sui social, fate in modo che siate voi a dettare le condizioni e non loro!

 

Per saperne di più:

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