Riusciresti a vivere 99 giorni senza Facebook?

Posted By Filippo Borgia on Dic 29, 2017 | 0 comments


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“Scandaloso”, “spaventoso”, “inquietante”.
Queste sono solo alcune delle reazioni suscitate da uno studio condotto da accademici della Cornell University e della University of California, in collaborazione con Facebook: oltre a sapere se sei single o sposato, quale squadra tifi o chi sia il tuo cantante preferito, il più grande sito di social networking del mondo ha rivelato di essere in grado di manipolare le emozioni dei suoi utenti.

Ogni giorno miliardi di persone pubblicano su Facebook notizie riguardanti eventi, manifestazioni o stati d’animo, che vengono visualizzate dai loro “amici” virtuali nella sezione “Home” della piattaforma. Nella maggior parte dei casi, però, i contenuti prodotti dagli amici di un utente sono in numero maggiore rispetto alla capacità di visualizzazione di ogni persona. È per questo che il social network ideato da Mark Zuckerberg utilizza l’algoritmo EdgeRank, in grado di determinare cosa debba apparire nel flusso di notizie di ciascun utente. Ad ogni relazione d’amicizia viene assegnato un valore basato sul numero di interazioni effettuate: più è alto il valore, maggiore sarà la possibilità di visualizzare nella sezione Home gli ultimi post pubblicati da quell’amico.

Durante lo studio è stato manipolato il flusso di notizie di 689.003 utenti, scelti casualmente in base al loro ID. Per una settimana, sono stati condotti due esperimenti paralleli: nel primo, un gruppo di utenti è stato esposto ad un flusso di notizie prevalentemente positive, mentre il secondo gruppo a notizie prevalentemente negative.
I risultati hanno mostrato un “contagio emotivo”: le persone sottoposte ad un continuo flusso di notizie negative hanno pubblicato post perlopiù negativi e, al contrario, coloro che hanno visualizzato notizie positive hanno inserito post positivi.

In risposta a questo controverso studio è stata ideata la campagna “99 days of freedom”, lanciata dall’associazione no-profit olandese Just. Partecipare è molto semplice. Bisogna effettuare un ultimo login a Facebook, modificare la propria immagine del profilo con il logo dell’iniziativa e, infine, condividere il link che attiverà il conto alla rovescia. Usciti dal social network si devono disinstallare tutte le relative applicazioni da smartphone e tablet e cercare di resistere 99 giorni senza più utilizzare Facebook e/o Messanger.
Secondo gli ideatori, aderire alla campagna ci farebbe guadagnare circa 20 minuti di vita “reale” al giorno, da impiegare in attività molto probabilmente più appaganti. Per valutare quest’ultimo aspetto, i partecipanti sono invitati a rispondere a tre sondaggi, rispettivamente a distanza di 33, 66 e 99 giorni dall’ultimo login effettuato.

A oggi (29 dicembre 2017) 50.243 persone in tutto il mondo hanno aderito a questa campagna. E tu? Riusciresti a vivere 99 giorni senza Facebook?

Per saperne di più:

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