L’effetto gregge su Internet

Posted By Alba Barbieri on Gen 22, 2018 | 0 comments


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Il 31 dicembre 2017, Instagram è stato invaso di “Gino”. Che significa? Il social è stato preso d’assalto da milioni di commenti con quel nome sotto qualsiasi tipo di foto postata. È stata una vera e propria “epidemia virale” che ha riguardato i profili di molti personaggi famosi come ad esempio Cristiano Ronaldo, Chiara Ferragni e Fedez. Ma da dove nasce il fenomeno? Molti se lo sono chiesti e la risposta è arrivata da uno youtuber, Blur (vero nome Gianmarco Tocco) che nell’ultimo giorno del 2017 ha invitato i suoi followers (circa 270mila) a commentare con “Gino” ovunque. Il suo obiettivo era quello di lanciare una moda, un trend, e c’è riuscito. Moltissimi followers hanno accolto la proposta e così hanno eseguito il “compito”, e molto probabilmente altre persone poi hanno seguito il fenomeno commentando a loro volta con “Gino”, magari pur non sapendo il motivo di questi commenti.

Questo fatto mostra un fenomeno che in ambito psicologico è detto “effetto gregge”. Esso descrive il comportamento di persone in gruppo, soprattutto in situazioni di spaesamento e di confusione. In quelle situazioni si tende a seguire fisicamente le persone davanti, specialmente se sembra sappiano dove andare, proprio come farebbero le pecore in un gregge, oppure altri animali sociali come le oche o gli scarafaggi. La metafora con il mondo animale non è un caso, le creature citate tendono a seguire il comportamento dei propri compagni vicini, indipendentemente da dove devono andare, proprio perché il gregge è un sistema “auto-organizzante” all’interno del quale molti individui si muovono attraverso regole semplici ma le dinamiche individuali sono influenzate dagli individui più vicini.

Recentemente, attraverso uno studio diretto da Lev Muchnik dell’Università ebraica di Gerusalemme, insieme a colleghi del Massachusetts Institute of Technology di Boston e della New York University, è stato reso noto che l’effetto gregge è visibile anche sul Web e nei social network. Attraverso questo studio, è stato analizzato il comportamento e l’interazione degli utenti su un blog per un periodo di cinque mesi. Lo studio si è focalizzato su come le persone subiscano la loro reciproca influenza per quanto riguarda le scelte e le opinioni. È stato dimostrato che è più semplice influenzare positivamente piuttosto che negativamente; gli esperti hanno infatti costruito l’esperimento mettendo casualmente like o dislike ad alcuni post, lasciando una valutazione neutra (nessun voto) per alcuni post in modo tale da avere una condizione di controllo; i ricercatori hanno provato che mettendo arbitrariamente un primo like ad un post, quindi un voto positivo, alla fine quel post riceve complessivamente fino al 25% in più di voti positivi. Invece per quanto riguarda un dislike, quindi un voto negativo, si ha l’effetto contrario, ovvero il primo voto negativo tende ad essere neutralizzato e quindi i successivi voti saranno positivi.

Lo studio ha quindi dimostrato che l’effetto gregge si evidenzia attraverso l’influenza sociale positiva, soprattutto in ambiti quali l’attualità, la cultura e la politica.

 

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