Teddy Bear Toss: quando i peluche invadono i campi da gioco

Posted By Filippo Borgia on Feb 23, 2018 | 0 comments


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Nel weekend del 9/10 dicembre 2017, numerosi parquet italiani sono stati invasi da una miriade di peluche: si tratta del Teddy Bear Toss, un’iniziativa benefica “social”, giunta ormai alla sua quarta edizione.
Ma andiamo con ordine.

Il Teddy Bear Toss, letteralmente “lancio di orsacchiotti”, è una popolare tradizione natalizia, che si svolge durante le partite di hockey su ghiaccio. Ogni spettatore viene incoraggiato a portare un orsacchiotto, o un qualsiasi altro peluche, da gettare in campo quando la squadra di casa segna il primo gol. Tutti i giocattoli raccolti vengono successivamente portati dagli stessi giocatori ai bambini ricoverati negli ospedali, o in altre strutture, come regalo di Natale.
Questa tradizione, nata nel 1993, grazie alla squadra canadese degli Kamloops Blazers, si è diffusa molto rapidamente, prima nella Canadian Hockey League e, successivamente, in tutto il mondo. Il record di giocattoli lanciati in campo è stato registrato il 6 dicembre 2015, durante la partita Calgary Hitmen – Swift Current Broncos, con 28.815 peluche.
E in Italia?

L’iniziativa del Teddy Bear Toss italiano si deve a Raffaele Ferraro, ideatore e gestore de La Giornata Tipo, una pagina Facebook irriverente che cerca di trattare sempre con il sorriso e un pizzico di ironia il mondo del basket, dai campionati amatoriali fino alla Nba. Essendo venuto a conoscenza di questa iniziativa dall’amico Mario Castelli, un noto telecronista sportivo, insieme hanno deciso di portare il Teddy Bear Toss anche in Italia, contattando tutte le società dei principali campionati di basket professionistici, Leghe e Federazione,  facendo così partire la macchina organizzativa.
Per informare i tifosi è stata utilizzata la pagina Facebook de La Giornata Tipo, seguita da migliaia di utenti, attraverso la pubblicazione di una serie di post con le regole principali dell’iniziativa:

  1. Metti a soqquadro tutta la casa e cerca un pupazzo di peluche: deve essere completamente morbido, senza nessuna parte dura. Se non lo trovi, corri a comprarlo.
  2. Una volta entrato al palazzetto, attendi il primo canestro dell’incontro per lanciare in campo il tuo peluche. Il canestro segnato deve essere da 2 o da 3 punti: i tiri liberi non valgono.
  3. Appena viene realizzato il primo canestro, (indifferente se dalla squadra di casa o dagli ospiti) lancia in campo, con tutta la forza che hai, il peluche.
  4. Da alcuni settori dei palazzetti è molto difficile, se non impossibile, raggiungere il campo. Lancia comunque il peluche: saranno quelli delle prime file a raccoglierlo e a tirarlo sul parquet.
  5. Tutti i peluche verranno raccolti e portati dai giocatori della squadra di casa nei reparti di pediatria degli ospedali della città, regalando così un sorriso ai bambini ricoverati.

Per una volta il gesto più bello non sarà un tiro sulla sirena, o una grande schiacciata, ma il piccolo sforzo di ogni spettatore, senza nessuna distinzione di tifo o fede sportiva. Il tutto per regalare un Natale migliore ai bambini ricoverati in ospedale.

Lo sport può anche fare questo. E i social possono aiutare.

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